Le basi della sussistenza in ambiente remoto
Per gli appassionati della wilderness, trascorrere del tempo nella natura selvaggia non è solo un’esperienza autentica e formativa, ma una scelta consapevole che spesso si trasforma in uno stile di vita. Vivere a stretto contatto con gli elementi naturali permette di riscoprire ritmi più lenti, valori essenziali e un senso di connessione profonda con l’ambiente circostante. Tuttavia, affrontare un ambiente remoto in modo sicuro ed etico richiede una preparazione attenta, che contempli non solo le esigenze pratiche della sopravvivenza, ma anche il rispetto per l’equilibrio naturale dei luoghi che si frequentano. Vivere nella natura, anche solo per brevi periodi, comporta la responsabilità di non comprometterne l’integrità. Ogni gesto deve essere pensato per ridurre al minimo l’impatto ambientale: dall’uso di materiali biodegradabili alla gestione dei rifiuti, dalla scelta degli alimenti al risparmio di risorse naturali.
In questo contesto si inserisce il Bushcraft, ovvero l’insieme di tecniche, saperi e abilità che consentono di vivere e interagire con la natura in modo efficiente e sostenibile. Il bushcraft non si limita alla sopravvivenza, ma promuove un vero e proprio dialogo con la natura, che si sposa perfettamente con la filosofia della wilderness. Chi lo pratica impara a muoversi con discrezione, a osservare prima di agire, a leggere i segni della natura e utilizzarne le risorse, ad adattarsi con poco, a non lasciare tracce.
Tra i principali aspetti da considerare quando si parla di sussistenza in ambiente remoto, troviamo le necessità primarie, gli strumenti, le conoscenze e le competenze. Disporre dell’attrezzatura adeguata è importante, ma saperla utilizzare correttamente è ciò che fa davvero la differenza. Uno strumento, se non conosciuto e impiegato nel modo giusto, non è altro che un peso inutile. Al contrario, coltivare competenze e approfondire le proprie conoscenze permette di ridurre il carico materiale, ottimizzare le risorse e muoversi con maggiore autonomia, sicurezza ed efficacia.
Necessità primarie
Riparo
Un buon riparo deve proteggere in modo efficace dagli agenti atmosferici: pioggia, vento, freddo o eccessiva esposizione solare. Può essere permanente o di fortuna, semplice o complesso, ma deve sempre essere funzionale alle condizioni ambientali, all’esperienza in corso e alle risorse disponibili. La sua costruzione è spesso la prima operazione da svolgere.
Isolamento termico
L’isolamento è un alleato fondamentale per il benessere. Va previsto sia per il giorno, che per la notte. Mantenere il calore corporeo riduce il dispendio energetico e previene problemi legati al freddo e all’umidità.
Fuoco
Il fuoco è un elemento multifunzionale: riscalda, permette di cucinare, purificare l’acqua, produrre carbone e creare un punto di riferimento visivo. Ha anche un importante effetto psicologico, migliorando il morale e il senso di sicurezza.
Acqua
Disporre di acqua sicura è vitale. Serve per bere, cucinare, lavarsi, lavare utensili e persino per spegnere il fuoco.
Salute
In contesti isolati, preservare la salute è prioritario. È necessario mantenere un livello minimo di igiene personale e del campo, non trascurare la sicurezza generale e sapere come intervenire in caso di emergenze sanitarie, anche senza supporto esterno immediato.
Cibo
In natura si consuma molta energia. Senza una dieta corretta, è difficile sostenere le attività fisiche richieste. Una corretta alimentazione permette di lavorare meglio e mantenere la lucidità mentale.
Orientamento
Sapersi orientare è una competenza fondamentale. Capire dove ci si trova consente di pianificare i movimenti, esplorare in sicurezza e, in caso di necessità, indicare la propria posizione per ricevere aiuto.
Illuminazione
Spesso sottovalutata, la luce è indispensabile per muoversi, lavorare o raccogliere risorse al buio. Avere con sé una fonte luminosa affidabile significa evitare infortuni e ottimizzare anche le ore notturne.

Strumenti
Coperture
Telo, tenda, poncho, sacco da bivacco: tutte soluzioni utili per costruire ripari. La scelta dipende dal tipo di esperienza, dalla stagione, dal clima e dal tipo di spostamenti previsti. Anche il materiale fa la differenza: cotone canvas, più robusto ma pesante, o nylon, leggero e compatto.
Isolanti termici
Vestiario tecnico, sacchi a pelo, coperte e materassini termici servono a proteggere dal freddo. La scelta va calibrata in base al clima, alla durata della nostra permanenza, e alla possibilità di trasportare carichi pesanti. Un buon isolamento può fare la differenza tra una notte serena e una notte critica.
Cordame
Le corde sono indispensabili per allestire ripari, costruire strutture, trasportare carichi o improvvisare soluzioni in emergenza. È utile avere a disposizione diversi tipi di corda, con diametri e resistenze differenti, in base agli usi previsti.
Dispositivi per il fuoco
Accendere un fuoco in qualunque condizione è essenziale. È bene avere dei dispositivi per l’accensione come acciarini, accendini, fiammiferi antivento. Portare anche delle esche, aiuta in caso di maltempo.
Contenitori
Zaini, sacche stagne, pentole, borracce: servono a trasportare, proteggere e utilizzare le risorse. I contenitori in metallo permettono anche la bollitura dell’acqua e la cottura dei cibi. Le sacche impermeabili proteggono i materiali sensibili dall’umidità.
Strumenti da taglio
Il coltello è sempre stato considerato lo strumento base per eccellenza, ma in contesti boschivi anche accetta e sega tornano molto utili. È importante mantenerli in buone condizioni, portando anche un kit per l’affilatura, se la permanenza dovesse protrarsi nel tempo. Uno strumento ben affilato è più sicuro e più efficiente.
Filtro per l’acqua
Compatto e leggero, è un oggetto fondamentale per garantire l’accesso a fonti d’acqua non sicure. Esistono modelli molto piccoli o addirittura integrati alle borracce, capaci di filtrare anche virus e batteri.
Kit igiene
Spazzolino, disinfettante per le mani, carta igienica, compresse potabilizzanti, repellente per insetti: anche in natura è fondamentale mantenere un minimo livello di igiene personale per evitare infezioni o fastidi.
Kit di primo soccorso per ambienti remoti
Deve contenere non solo le dotazioni base per piccole ferite, ma anche strumenti per fronteggiare emergenze più serie. Serve conoscerne il contenuto e saperlo usare correttamente.
Torcia
Una torcia frontale è ideale per lavorare al campo lasciando le mani libere. Per escursioni e spostamenti notturni, può essere utile una torcia più potente.
Strumenti per la navigazione
Una buona bussola (meglio se con specchio) e una carta topografica del territorio sono irrinunciabili. Un ricevitore satellitare può rappresentare un valido supporto, ma mai un sostituto alla navigazione tradizionale.
Kit riparazioni
Ago, filo resistente, nastro telato: con pochi oggetti si possono riparare teli, abiti, scarpe, zaini e altri elementi essenziali. Piccoli problemi risolti subito evitano disagi più gravi.
Scarpe
Una buona calzatura fa la differenza sia durante gli spostamenti, che durante i lavori nel campo. Proteggere i piedi è fondamentale per la sicurezza.
Il gruppo
Infine, uno degli “strumenti” più importanti è la presenza di un gruppo affiatato. Condividere risorse, competenze e carichi fisici rende l’esperienza più sicura, efficace e anche più ricca dal punto di vista umano.
Conoscenze e Competenze
Allestimento del campo
Valutare attentamente dove montare il campo è fondamentale. Bisogna considerare la presenza di risorse utili (acqua, legna, piante commestibili) e di possibili pericoli (terreni instabili, corsi d’acqua, alberi secchi, vento dominante). Un buon sito è sicuro, riparato e ricco di elementi naturali sfruttabili.
Costruzione del riparo
Realizzare un riparo funzionale richiede abilità tecniche. Che si tratti di usare teli, corde o materiali naturali come rami e foglie, è importante conoscere tecniche di ancoraggio, orientamento rispetto al vento e alla pioggia, e valutare la durata del riparo. Anche i materiali (cotone canvas o nylon) hanno impatti diversi sul peso e sulla resistenza.
Scelta del materiale isolante
Il vestiario e il sistema notte devono essere adeguati al clima e all’attività. Il materiale sintetico è leggero e asciuga velocemente, mentre la lana o il cotone, più pesanti, resistono meglio all’usura e sono più sicuri vicino al fuoco. È importante evitare sovraccarichi inutili.
Isolamento dal suolo
Dormire a diretto contatto con il terreno comporta una forte dispersione termica. Se non si ha un materassino, si possono usare foglie secche, felci o costruire letti rialzati con legna. Isolarsi correttamente garantisce un riposo più sicuro e rigenerante.
Conoscenza dei nodi
Saper eseguire nodi e legature è essenziale per costruire ripari, letti, supporti da cucina, ma anche per emergenze e trasporto. È utile padroneggiare una decina di nodi fondamentali come asole fisse, paranchi, legature di giunzione e nodi autobloccanti.
Lettura del paesaggio
Riconoscere elementi topografici (valli, creste, sentieri naturali) permette di orientarsi, scegliere percorsi più sicuri e confrontare ciò che si vede con la carta topografica. È una competenza che migliora con l’esperienza.
Uso della bussola
Oltre alla lettura del paesaggio, serve sapere usare una bussola multifunzione e interpretare correttamente una carta topografica. Questo consente di calcolare rotte, individuare la propria posizione e muoversi con precisione.
Recupero dell’acqua
Trovare acqua non è sempre facile. Richiede conoscenze di geologia, botanica, meteorologia ed etologia. È possibile raccogliere acqua piovana, neve, rugiada, linfa o condensa, ma bisogna conoscere le tecniche corrette. Non basta trovarla: occorre saperla raccogliere, conservare e trattare in modo adeguato per renderla potabile.
Filtrazione dell’acqua
Se l’acqua è torbida o contiene impurità, va filtrata prima della sterilizzazione. Se dovesse mancare un filtro nel bagaglio, torna utile saperne costruire uno rudimentale con le risorse a disposizione.
Conoscenza delle piante
Sapere riconoscere le essenze vegetali aiuta a trovare cibo, medicinali naturali, esche per il fuoco o materiali utili in generale.
Accensione del fuoco
Accendere un fuoco richiede pratica. Oltre alle tecniche base, bisogna saper valutare il sito, il meteo, raccogliere materiali adatti e garantire la sicurezza ambientale.
Nutrizione e scelta del cibo
Selezionare alimenti leggeri, energetici e adattabili alla preparazione sul campo aiuta a mantenere alte le energie. Le esigenze nutrizionali cambiano in base al clima e all’attività.
Cucina da campo
Con creatività e pochi mezzi si possono cucinare piatti semplici e nutrienti. Una buona alimentazione migliora il benessere psicofisico.
Uso degli strumenti da taglio
Tagliare bene significa lavorare meglio e con meno rischio. Serve conoscere tecniche di taglio e manutenzione, inclusa l’affilatura.
Igiene personale
Lavarsi con poco è possibile ma richiede adattamento. Mantenere una buona igiene riduce i rischi di infezioni e problemi cutanei, soprattutto camminando molto.
Pulizia del campo
Un campo ordinato è più sicuro e funzionale. Riduce il rischio di incidenti, previene la contaminazione e tiene lontani gli animali selvatici.
Gestione delle emergenze sanitarie
Saper gestire le emergenze sanitarie in ambiente remoto, è molto complesso e richiede molte abilità. È necessario conoscere e usare correttamente il proprio kit medico, allenandosi col simulare scenari realistici per intervenire con prontezza.
Lavoro di squadra
Un gruppo coeso, dove ciascuno contribuisce mettendo a disposizione strumenti, conoscenze e competenze, è un elemento che fa la differenza in situazioni in cui la conservazione dell’energia è determinante.